DALL’UE 30 MILIONI PER FERMARE L’INFLUENZA AVIARIA IN ASIA
I finanziamenti saranno destinati ai Paesi più poveri del continente. Secondo la Banca mondiale l’impatto economico potrebbe essere di 800 miliardi di dollari.
A fine mese esercitazioni in tutta Europa
La Commissione Ue ha deciso di andare in aiuto ai paesi asiatici, in particolare a quelli meno sviluppati, colpiti dall’epidemia di influenza aviaria, mettendo a loro disposizione 30 milioni di euro che saranno distribuiti nel corso del 2006.
Nell’annunciare la decisione la portavoce della Commissione Emma Udwin ha precisato che «i fondi sono stati accantonati dall’Europa in attesa di concordarsi, a livello internazionale, sul migliore approccio da seguire per sostenere la strategia a medio termine dei paesi in difficoltà. E questo anche alla luce dei bisogni che saranno identificati dalla conferenza internazionale sull’influenza aviaria in corso a Ginevra».
Per il momento quindi, ha sottolineato Edwin, «non abbiamo una programmazione precisa sulla destinazione degli aiuti in attesa di riflettere con altri donatori internazionali come meglio utilizzarli, in particolare in Asia».
E a Ginevra le previsioni sono tutt’altro che rosee. Secondo la Banca Mondiale che ha sede nella cittadina svizzera, l’impatto economico di una pandemia umana di influenza potrebbe essere devastante e causare perdite anche superiori agli 800 miliardi di dollari in un anno, pari al 2% del Prodotto interno lordo (Pil) globale.
«L’impatto immediato di una pandemia potrebbe emergere non tanto dal numero di morti e malati, ma dagli sforzi disordinati degli individui di evitare il virus», come osservato durante la crisi provocata dalla Sars (sindrome respiratoria acuta grave o polmonite atipica), afferma un documento dell’istituto pubblicato in margine della Conferenza internazionale sull’influenza aviaria. Per evitare il contagio molta gente è infatti rimasta a casa, provocando un crollo della domanda, ma un forte assenteismo ed un calo del 2% del Pil nella regione del Sudest asiatico durante il secondo trimestre del 2003.
All’epoca solo circa 800 persone sono morte a causa della Sars. Un calo del 2% durante una pandemia di influenza si tradurrebbe in 200 miliardi di dollari per un solo trimestre e di 800 miliardi per un anno, ma è lecito pensare che l’impatto potrebbe essere anche più severo.
I settori più colpiti sarebbero il commercio, ma soprattutto il turismo e l’agricoltura.
Per non trovarsi impreparati, a fine mese tutti i paesi dell’Ue prenderanno parte ad una esercitazione per verificare la capacità di risposta dei singoli paesi nel caso dovesse verificarsi una eventuale pandemia da influenza aviaria.
Il virus H5N1 dell’influenza aviaria, divenuto endemico nel sud-est asiatico, ha contaminato alcuni uccelli di allevamento nell’Europa dell’est e minaccia ora il Medio Oriente e l’Africa seguendo le rotte degli uccelli migratori.
Ad oggi, il virus H5N1 ha infettato occasionalmente un centinaio di persone in Asia, ma gli esperti affermano che il rischio che il virus muti trasformandosi in un ceppo in grado di dare il via al contagio pandemico, ovvero da uomo a uomo, aumenta con il crescere del numero degli uccelli infettati e dell’estensione della zona geografica interessata dal virus.
La Conferenza di Ginevra, la prima organizzata a livello mondiale, ha l’obiettivo di definire un piano d’azione d’urgenza i cui capisaldi sono: controllo dell’epidemia tra i volatili, rafforzamento dei sistemi veterinari, previsione di fondi di indennizzo per gli allevatori, maggiori sforzi di produzione e ricerca per vaccini e farmaci antivirali. Using your student visayou can enter australia on your student visa up to 90 www.essaydragon.com/ pay someone to write an essay days before your course starts
Posted: Novembre 9th, 2005 under Misc.
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