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Fabio Senatore, 24 anni di Napoli, si è spento lunedi nell’ospedale di Pavia, dove si era recato per cure, in cerca di un altro trapianto per combattere la malattia contratta in Kosovo dall’uranio impoverito. Il caporale più volte in missione nei Balcani era dello stesso reparto di un altro militare, Luca Sepe, morto nei mesi scorsi per tumore .

L’uranio 238 è un metallo residuale di reazioni nucleari impiegato, a partire dal 1991, in molti teatri di guerra compresi Afghanistan e Iraq. Sotto il nome di «Sindrome dei Balcani» rientra tutta la problematica sull’uranio impoverito in riferimento ai soldati che hanno partecipato alle operazioni di pace in Bosnia e in Kosovo.

Fabio Senatore aveva fatto tre missioni nei Balcani. L’ultima un anno fa, quando «è rientrato con la malattia ormai conclamata, e accertata, – ha detto Domenico Leggiero, responsabile dell’ Osservatorio Militare – da medici civili e mai dai medici militari».

Anche Giorgio Malabarba, capogruppo del Prc in Senato e segretario della Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito ha commentato la vicenda: «Che cosa dovrà ancora succedere per cominciare ad avere sul serio una collaborazione delle autorità militari e del ministro della difesa, Antonio Martino, per avere la verità sulle contaminazioni che provocano leucemie tra i militari in missione?»

Emerge una situazione alquanto complessa, un tragico bollettino destinato a crescere se gli organi interessati non prenderanno i dovuti provvedimenti. Più di duecento i soldati malati, oltre trenta i morti, tre le commissioni scientifiche e una commissione d’inchiesta al Senato. Con Senatore le vittime salgono a 40 e ancora non si conosce la verità sull’uranio impoverito e sulla sua tossicità negli scenari di guerra e di pace. This course write my paper for me is designed to teach you what corruption is, what the causes of corruption are, about the effects of corruption, and about corruption control