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Gb, il mistero della sigaretta sicura “E’ pronta”. Ma i produttori negano


ROMA – Una sigaretta sicura per la salute? Per ora è fantascienza. E’ quanto è stato costretto ad ammettere persino uno dei più grandi produttori di tabacco al mondo, rispondendo alle indiscrezioni di stampa secondo le quali sarebbe alle porte il lancio di una serie di “bionde” a basso rischio per i polmoni e l’apparato cardiocircolatorio. Ma la smentita dei colossi del tabacco potrebbe essere solo una ritirata strategica, per prendere tempo e lavorare con tranquillità fino al lancio del nuovo prodotto.

L’illusione per i fumatori impenitenti nasce da un servizio del Sunday Times secondo il quale la British American Tobacco (Bat), società che tra l’altro ha acquistato l’Ente Tabacchi italiano, sarebbe pronta a lanciare nel 2006 una sigaretta in grado di ridurre del 90 per cento i rischi per la salute. Un risultato che verrebbe raggiunto trattando il tabacco e inserendo filtri in grado di bloccare gli agenti chimici cancerogeni.

Ma a poche ore di distanza dalla pubblicazione del pezzo, è arrivata la netta smentita della Bat: “E’ vero che stiamo lavorando su prodotti a basso rischio”, ha dichiarato a Repubblica.it Emily Brand, portavoce del colosso angloamericano, “ma il pezzo del Times contiene due imprecisioni: il lancio non avverrà nei prossimi mesi, e comunque non si tratterà di un prodotto in grado di abbattere del 90 per cento i rischi per la salute”. E in effetti, la stessa Bat dichiara di non sapere se la sigaretta “sicura” vedrà mai la luce.

“In teoria”, spiega Dario Olivieri, direttore dell’Istituto malattie respiratorie dell’Università di Parma, “produrre sigarette sicure sarebbe possibile, poiché sappiamo quali sono gli contenuti nel tabacco dannosi per l’organismo. Il problema, e il motivo per il quale tentativi simili fatti in passato sono falliti, è che il gradimento e l’assuefazione provocati dalle sigarette sono dati in gran parte proprio da questi agenti dannosi”.

Le indiscrezioni del Times sono comunque bastate a scatenare la reazione delle associazioni contro il fumo, secondo le quali l’illusione di una sigaretta sicura avrebbe l’unico effetto di aumentare il numero di vittime del tabacco. E la rabbia degli attivisti antifumo spiegherebbe secondo il Times, che non ha smentito la notizia pubblicata ieri, la retromarcia della British American Tobacco: “La Bat non farà nessuna dichiarazione esplicita sulla maggiore sicurezza delle sue sigarette”, si legge sul sito del giornale britannico, “ma descriverà il prodotto come ‘potenzialmente più sicuro’”. Probabilmente, aggiunge il Times, la Bat farà una campagna pubblicitaria incentrata sulle nuove tecnologie in grado di filtrare gli agenti dannosi, sperando che i fumatori (e magari anche i non fumatori) traggano le loro conseguenze. Allassignmenthelp trains students professionally to find all the newest academic essay writing https://pro-academic-writers.com terminologies which are used in tax accounting

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