Biaggi, è meglio la pensione
Il finale di questa MotoGp sempre più preziosa e sempre più d’artigiani ruota intorno all’hospitality gialla e blu di Sito Pons, ottimo pilota spagnolo degli anni ‘80, team manager da sempre in conflitto caratteriale con Massimiliano Biaggi. Il pilota romano, chiusa l’ultima gara con il team ufficiale Honda, si è fatto vedere, dimesso, triste, da quelle parti, in tuta e cappello Camel. “Ho sete, posso prendere una coca cola?”. Cercava una speranza, cercava una moto. Con Sito Pons aveva perfino firmato un precontratto, settimane addietro, ma Honda, per voce dei suoi massimi dirigenti, ha sancito: “Biaggi basta, per lui nessuna moto, ufficiale, clienti che sia. Con Biaggi è finita”.
Honda racing lo aveva deciso da tempo, anche se l’umiliazione è arrivata dopo la brutta frase del romano di Istanbul Park: “Con questa c… di moto non corro più”. Honda l’ha accontentato: fuori. In realtà l’azienda in crisi aveva scaricato il pilota di 34 anni, lo scorbutico pluricampione della 250, dalla terza, quarta gara del 2005: a inizio stagione aveva fatto firmare a Daniel Pedrosa il contratto per la squadra interna Hrc e poi, di fronte ai continui ceffoni ricevuti da Valentino Rossi e dalla sua Yamaha, ha deciso di lasciare per strada i vecchi piloti, Biaggi, ma anche Gibernau, per cercare tra i tanti giovani leoncini – Melandri e Stoner, Vermeulen, poi passato alla Suzuki, persino Dovizioso per il 2007 – il ragazzo veloce che potrebbe battere l’invincibile Rossi.
No, per Biaggi non c’è più spazio. Non solo in Honda, probabilmente in tutta la MotoGp. Massimiliano Biaggi da oggi è un pilota in pensione. Nell’hospitality gialla e blu di Sito Pons nel weekend si è visto il papà dell’australiano Casey Stoner, emergente australiano, secondo in 250 dietro il fuoriclasse Pedrosa in classifica generale. Probabilmente arriverà lui al posto di Biaggi. E poi si è visto il padrone del circo, Carmelo Ezpeleta, in grande attività per convincere Sete Gibernau a ridurre le sue richieste nei confronti della Ducati: “Non puoi chiedere quattro milioni di dollari”. In serata, infatti, arrivava l’accordo tra la casa bolognese e il pilota catalano: un anno con opzione per una cifra intorno ai tre milioni, lo stesso ingaggio preso da Loris Capirossi. Così si chiudeva un’altra casella per Massimiliano Biaggi, sempre più triste.
Poi, nella serata inoltrata, in questo che è diventato il weekend più affannato della storia della MotoGp, arrivava la notizia della rottura delle trattative tra Camel e Honda: lo sponsor dei tabacchi se ne va con i suoi otto milioni di dollari di dote. Potrebbe portarli in Suzuki, e ora il team di Sito Pons rischia la chiusura.
Ecco, Biaggi. Le ultime speranze di restare nel giro sono quelle di andare in Suzuki, su una moto senza speranza di sviluppo. Forse è meglio il pensionamento. Currently priced at phone tracker online https://trackingapps.org $1,699, even the lowest-end macbook pro with retina display is simply out of reach for most consumers
Posted: Novembre 8th, 2005 under Misc.
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