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Fiaccolata anti-Iran, cresce la tensione


Bertinotti e Pecorario Scanio con le bandiere palestinese e israeliana alla manifestazione organizzata mercoledì dai Verdi all’ambasciata iraniana
Mercoledì sera l’ambasciatore di Teheran ha cenato insieme a Berlusconi. Calderoli: «Richiamare il nostro ambasciatore»
ROMA – Cresce la tensione tra Italia e Iran alla vigilia della fiaccolata contro le parole del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad («Israele deve essere cancellato dalle carte geografiche») e di sostegno a Israele promossa dal «Foglio». Mercoledì sera, però, l’ambasciatore di Teheran ha cenato insieme al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a Villa Madama alla cena offerta dal governo ai diplomatici dei Paesi islamici in occasione della fine del ramadan. L’Italia, ha ribadito il capo del governo, vuole «il dialogo e l’integrazione» con le comunità islamiche.

ADESIONI E ALTRE INIZIATIVE - L’Italia non è l’unico Paese a vedere manifestazioni pubbliche di protesta contro le dichiarazioni del presidente iraniano sulla «cancellazione» di Israele: analoghe iniziative si sono svolte mercoledì, per esempio, a Parigi e a Vienna. E per la fiaccolata italiana le adesioni all’iniziativa lanciata dal direttore del «Foglio», Giuliano Ferrara. sono via via cresciute fino a comprendere, dal punto di vista degli schieramenti politici, l’intera maggioranza e gran parte dell’opposizione, con l’eccezione di verdi e Rifondazione che hanno tuttavia tenuto una loro manifestazione proprio alla vigilia di quella promossa dal «Foglio»

CALDEROLI: «RICHIAMARE IL NOSTRO AMBASCIATORE» – Mercoledì il ministero degli Esteri iraniano ha convocato l’ambasciatore italiano a Teheran, Roberto Toscano. «Abbiamo impartito al nostro ambasciatore le necessarie disposizioni perché spieghi le ragioni per le quali in Italia c’è stata tanta indignazione in seguito alle parole di Ahmadinejad», ha spiegato il ministro degli Esteri Gianfranco Fini. Il ministro delle Riforme, Roberto Calderoli, invece, vorrebbe «richiamare Toscano a casa».

MOZIONE BIPARTISAN - Il coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi, ha proposto una mozione per impegnare il governo «in sede europea ed internazionale» a mettere in campo iniziative a difesa della libertà e dell’integrità di Israele. Francesco Rutelli ha chiesto una mozione bipartisan. Il leader dell’Unione, Romano Prodi, ha scritto al premier israeliano, Ariel Sharon, per condannare «le parole terribili» di Ahmadinejad che «deve essere fermato dall’azione politica della comunità internazionale».

I DISTINGUO DI BERTINOTTI - Il segretario di Rifondazione comunista, Fausto Bertinotti, ha partecipato alla manifestazione con i Verdi. E ha ribadito che non sarà alla fiaccolata dicendosi «d’accordo con la mozione bipartisan in Parlamento, ma solo se esiste la premessa di bandire un eventuale intervento di guerra nei confronti dell’Iran». Quanto all’ipotesi di colpire l’Iran sul fronte economico, Bertinotti sottolinea: «Non ritengo opportuno mettere in discussione gli accordi commerciali con i Paesi che non riconosco Israele perché tale embargo colpirebbe le popolazioni, ma sono favorevole al solo embargo del commercio delle armi». «Due popoli e due Stati», invoca anche il leader dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio riferendosi a palestinesi e israeliani.
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