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Processo Mediaset, Berlusconi contumace


Il premier aveva scritto una lettera al gup Paparella. Al via l’udienza preliminare sulla compravendita dei diritti tv Mediaset: 14 imputati, tra cui il presidente del Consiglio e Confalonieri
MILANO – Silvio Berlusconi è contumace. Lo ha stabilito il gup Fabio Paparella dopo aver ricevuto una lettera in cui il premier chiedeva di essere considerato assente per legittimi impedimenti. Richiesta non accettata. Il presidente del Consiglio è imputato insieme ad altri 13 imputati, tra cui Fedele Confalonieri, nel processo sui presunti fondi neri creati con l’acquisto di diritti cinematografici e tv da parte di Mediaset. Dichiarati contumaci, perché assenti in aula, anche gli altri 13 imputati.
Questa mattina è cominciata nel Tribunale di Milano l’udienza preliminare, che si tiene a porte chiuse nell’aula della Corte d’Assise, presa a prestito per il gran numero di parti che partecipano al procedimento. Con una lettera consegnata dai suoi difensori il premier aveva preannunciato la sua assenza causata da impegni alla presidenza del Consiglio affermando inoltre di aver intenzione di presentarsi in aula, per rendere dichiarazioni spontanee, non appena la causa entrerà nel vivo. Intanto Mediaset si è costituita parte civile contro gli imputati accusati a vario titolo di appropriazione indebita, frode fiscale e falso in bilancio, mentre Fininvest resterà nel procedimento come persona offesa.
Subito i difensori di alcuni imputati hanno sollevato eccezioni, chiedendo la nullità delle notifiche riguardanti l’udienza preliminare, e il gup Paparella si è ritirato in camera di consiglio per decidere sulle richieste. In particolare i legali hanno sottolineato come la pubblicazione dell’avviso di fissazione del’udienza sul Corriere della Sera sia possibile solo se le parti offese non sono individuabili mentre, a loro avviso, questo non avviene per il procedimento milanese. Altro rilievo è che, ad avviso degli avvocati, la fissazione dell’udienza doveva essere pubblicata anche su quotidiani esteri, dal momento che molte potenziali parti offese risiedono nel Regno Unito. Infine i legali hanno spiegato che, in calce al capo di imputazione pubblicato sul quotidiano, doveva essere posto il decreto che autorizzava la notifica con queste modalità. Cosa che non è avvenuta.
Si prevede che l’udienza sia aggiornata ad altra data, viste le eccezioni preliminari e la richiesta avanzata al giudice dai legali di Mediaset di spostare il procedimento a Brescia dato che 62 magistrati milanesi sono o sono stati titolari di azioni del gruppo. I capi di imputazione vanno, a vario titolo, dall’appropriazione indebita, alla frode fiscale, al falso in bilancio, alla ricettazione e al riciclaggio. Quest’ultimo è il reato più grave e prevede una pena da 4 a 12 anni. Fra le ipotesi di reato a carico del presidente del Consiglio, la più grave è invece la frode fiscale, che prevede una pena fino a 6 anni. Oltre a Mediaset e ai soci della società, sono stati citati come persone offese il Ministero dell’Economia e la Fininvest. I fatti riguardano la compravendita di diritti tv e cinematografici di società Usa per 470 milioni di euro, che sarebbe stata effettuata da Fininvest attraverso due società «off shore» nel 1994-1999. Ma risultanze di nuove rogatorie depositate dalla procura nelle scorse settimane collocano l’ultima ipotesi di reato nel 2002.
La procura ipotizza che major americane abbiano venduto i diritti televisivi alle due società off shore, che li avrebbero poi rivenduti con una forte maggiorazione di prezzo a Mediaset, per aggirare il fisco italiano e creare fondi neri a disposizione di Silvio Berlusconi. Gli imputati e Mediaset hanno sempre respinto le accuse sostenendo di non avere mai avuto fondi neri e di aver agito rispettando le regole di trasparenza a tutela degli investitori. Dall’inchiesta principale, chiusa nella seconda metà di febbraio, sono state stralciate le posizioni dei due figli di Berlusconi, Pier Silvio e Marina, rispettivamente vice presidente Mediaset e presidente di Fininvest, per i quali proseguono le indagini. They writing a college paper are encouraged to support one another in exploring new goals and achieving

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