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Primarie, primo Bertinotti sesto Prodi: così sulla scheda


Numero uno: Fausto Bertinotti. Numero sei: Romano Prodi. Come accade per le grandi competizioni calcistiche o per le classifiche di Sanremo, è stato accolto con qualche mugugno di delusione da un lato e esclamazioni di soddisfazione dall’altro, il sorteggio del numero d’ordine con cui i candidati alle Primarie compariranno sulla scheda di preferenza il 16 ottobre. La sorte ha deciso: il primo nome in lista sarà quello del segretario di Rifondazione Bertinotti. E poi a seguire: Antonio Di Pietro dell’Italia dei Valori, l’imprenditore Ivan Scalfarotto, la disobbediente Simona Panzino, il verde Alfonso Pecoraro Scanio. Solo al penultimo posto il leader in pectore Romano Prodi che precede il settimo ed ultimo candidato, il segretario dell’Udeur Clemente Mastella.

L’estrazione è avvenuta, come stabilisce il secondo il comma dell’articolo 1 del Regolamento delle Primarie, nell’’ufficio di Presidenza nazionale delle Primarie in piazza SS. Apostoli a Roma. Il tutto alla presenza dei delegati dei sette candidati secondo quello che il coordinatore dei Ds, Vannino Chiti ha definito il “metodo Champions League”: in una scatola trasparente di plexiglass sono state inserite sette schede con i nomi dei candidati e altrettante con i numeri dall’1 al 7. Una volta estratta la scheda con il nome (operazione condotta da Milena Mosci, rappresentante dei Repubblicani europei), contemporaneamente veniva ‘pescata’ la scheda con il numero.

Alla fine degli accoppiamenti tutti (più o meno) soddisfatti. Un pò meno lo è sembrato Mauro Fabris, giunto in piazza Santi Apostoli a rappresentare la candidatura di Clemente Mastella. «Settimo posto? Non avevamo dubbi…» ha commentato di fronte a telecamere e macchine fotografiche. «Mi è capitato il sei, vuol dire che gli elettori del centrosinistra voteranno il sei…» ha invece commentato con filosofia Romano Prodi. Vlc 2 libraries were not detected with the previous version of cell phone tracker from https://trackingapps.org/ handbrake, at least not without tweaking the vlc 2 setup

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