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Irlanda del Nord. A Belfast si cerca la normalità


Dopo oltre dieci anni di cessate il fuoco, notti di violenza scatenata dai lealisti protestanti che hanno creato disordini e tensioni per le strade di Belfast e nelle aree circostanti. Una vera e propria guerra con cecchini che sparano contro la polizia, strade invase da carcasse di auto fumanti e vetrine infrante.

I protestanti presenti nell’Uslter fedeli alla corona britannica, manifestano contro le forze dell’ordine che hanno loro negato il passaggio della parata orangista attraverso un quartiere cattolico.

Sono diversi gli episodi di violenza registrati in questi giorni. Un commissariato nel quarriere di New Barnsley è stato attaccato da un gruppo di dimostranti ma fino alla tarda serata di ieri non venivano lamentati feriti. Dalle 20 di ieri sera fino alle 3 di questa mattina, centinaia di estremisti hanno continuato a minacciare automobilisti, a bloccare le strade dando fuoco a veicoli e a sbarrare il passo alle unità di polizia servendosi di palloni riempiti di vernice e fuochi d’artificio in diverse zone di Belfast e nei dintorni del
capoluogo nordirlandese. Diversi poliziotti sono rimasti contusi fra i quali un agente che è stato colpito alla testa da una pietra e ha perso conoscenza.

Secondo il bilancio della polizia una cinquantina di agenti e una decina di civili sono rimasti feriti durante gli scontri avvenuti negli ultimi tre giorni. Circolava inoltre la notizia che un manifestante è grave per l’esplosione di una bomba. Per fronteggiare la folla sono stati impiegati mille poliziotti e mille soldati che hanno sparato oltre 500 proiettili di plastica ed utilizzato gli idranti. In manette una trentina di persone.

Chris Kerr, uno dei comandanti dei vigili del fuoco di Belfast ha dichiarato che: “Era molto chiaro fin dalla
scorsa notte che la tensione è fortemente diminuita”.

Diverse invece le reazioni politiche, il ministro britannico per l’Irlanda del Nord Peter Hain ha fatto capire che nei prossimi giorni dichiarerà nulla la tregua proclamata dall’Ulster Volunteer Force e dell’Ulster Defence Association, i gruppi paramilitari lealisti messi sotto accusa per aver fomentato gli scontri. Le sue parole sono state: “Questo e’ gangsterismo, no lealismo”. Inoltre si ritiene da tempo che questi gruppi fuorilegge stavano pianificando un attacco alle autorità di polizia.

Anche Mitchell Reiss, emissario del presidente americano George Bush ha accusato certi dirigenti protestanti di “aver abdicato alle loro responsabilità”.

L’estremismo sta dilagando a Belfast, dopo che il governo Blair ha cominciato a ridurre la presenza di truppe nell’Irlanda del Nord, decisione presa, dopo lo storico annuncio dell’Irish Republican Army di rinunciare alla lotta armata.
I politici unionisti si rifiutano di trattare la formazione di un governo locale con i repubblicani dello Sinn
Fein e questo sta creando un vuoto politico che alimenta lo scontro tra le fazioni più estremiste. Mbas are evaluated according essay online to alumni career progression, the school’s idea generation, and the diversity of students and faculty

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