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“Un nuovo disavanzo per 42 mln di euro”


CATANIA – Il comune di Catania deve fare i conti con un nuovo disavanzo di amministrazione di oltre 42 milioni di euro, che uniti agli oltre 40 del disavanzo del 2003, raggiungono l’incredibile cifra dei 160 miliardi di vecchie lire di «buco». Lo ha detto stamani alla stampa Enzo Bianco, nella sua veste di capogruppo della «Margherita Dl con Bianco» al consiglio comunale di Catania. Il gruppo consiliare oggi si è presentato alla città: è il più numeroso in aula con i suoi tredici consiglieri e per l’occasione ha lanciato «un grido di allarme – ha sottolineato Bianco – sulla grave crisi venutasi a determinare al Comune: siamo di fronte ad un vero ‘dissesto finanziario’ che avevamo già denunciato l’anno scorso. Siamo stati accusati di catastrofismo ed irresponsabilità, ma oggi purtroppo la realtà ci ha dato ragione per la seconda volta».

I numeri del bilancio rivelano una condizione drammatica, secondo la Margherita: il disavanzo di amministrazione del 2004 ammonta a 42.775.683,03 euro (nel 2003 era precisamente di euro 40.611.288,01). Ambedue i disavanzi derivano quasi per intero dalle gestione di competenza. Anche per il 2005 potrebbe rivelarsi una analogo dissesto. Il Comune ricorre costantemente all’anticipazione di cassa del tesoriere per la massima somma possibile; da due anni il «rosso in banca» del Comune di Catania ammonta ad 80 milioni di euro e l’ammontare dei debiti correnti (servizi sociali, telefono, luce, librai, forniture varie) ha ormai raggiunto i 160 milioni di euro, di cui, ad oggi, 60 milioni per il 2005. L’anticipazione di cassa, da considerarsi come una vera e propria scopertura bancaria, produce ogni anno un aggravio di interessi passivi pari a circa 5 miliardi delle vecchie lire. L’equivalente di un punto percentuale dell’aliquota Ici o al 10% della Tarsu annuale.

«Eppure si continuano a fare nuove assunzioni con criteri clientelari, per esempio alla Multiservizi – continua Bianco – I 18 milioni del cosiddetto ‘decreto salva CataniA’, se mai sarà convertito in legge, non basteranno a coprire il disavanzo, così come non basterà vendere gli immobili comunali. Chiederemo un’apposita seduta di consiglio per verificare gli atti di bilancio; il Comune si decida dunque a dichiarare il dissesto finanziario o lo faranno altri. Serve una politica per il riequilibrio dei conti. L’opposizione farà la sua parte. Abbiamo deciso di essere rigorosi ma anche costruttivi quando serve». La Margherita sta inoltre valutando, insieme ai Ds, la possibilità di organizzare una conferenza cittadina sul Prg della città coinvolgendo gli ordini professionali; presto il gruppo chiederà l’attivazione dell’”Agenzia per i servizi pubblici locali”, strumento già approvato in consiglio comunale dietro proposta del gruppo. Just toggle pop over to these guys between them to plan your own or find other events to attend

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