Site menu:

Site search

Meta

Articoli recenti

Amici

Consigliati

Partners

Sponsor

Turismo in crisi: 1 miliardo di euro in meno


La cifra media spesa a testa è stata di 800 euro, 50 in meno del previsto. Si riducono i pernottamenti, diminuiscono gli stranieri
ROMA Quest’estate almeno il 50% degli italiani è andato in vacanza (risultato leggermente superiore alle previsioni, che parlavano di un 48%). Ma tutti hanno speso meno dell’anno scorso. Chi facendo qualche giorno in meno di vacanza, chi rinunciando a qualche extra. Secondo un’indagine di Federalberghi, che fotografa la situazione dell’estate 2005, in media i turisti hanno speso 800 euro a persona, contro gli 850 previsti. I dati sono ovviamente ancora parziali: il bilancio effettivo e conclusivo della stagione (che ora conta sui «vacanzieri» di settembre) arriverà più tardi. Ma il periodocampione utilizzato (dal 25 al 29 agosto) e il numero di associazioni alberghiere interpellate (126 in tutta Italia) rende l’analisi abbastanza indicativa della situazione.

MENO PERNOTTAMENTI - Questa flessione ha prodotto un minor numero di pernottamenti alberghieri (-3%), periodi di soggiorno continuativo più brevi (8-10 giorni, rispetto ai 12 giorni previsti a inizio estate), un taglio della quantità di servizi richiesti (meno pensioni complete, meno consumazioni al bar, meno extra a tavola), un calo del fatturato (stimabile almeno in 1 miliardo di euro) e un incremento sensibile di escursioni e gite nel fine settimana, fenomeno che in estate era sempre risultato abbastanza marginale rispetto al soggiorno standard. «I risultati sull’andamento dell’estate turistica – commenta il presidente della Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca – assomigliano più a un bollettino sanitario sullo stato di salute precario di un malato, che allo sviluppo del principale settore economico italiano».
STRANIERI IN CALO - Secondo la rilevazione di Federalberghi è in calo anche la presenza di turisti stranieri nel nostro Paese. «La flessione che registriamo – ha detto a tal proposito Bocca – è completamente dovuta al crollo della clientela tedesca, che da sola rappresenta il 33% dei pernottamenti alberghieri degli stranieri in Italia». Tale perdita è oscillata tra il 5% ed il 20%, a seconda delle varie aree geografiche. Segnali di ripresa si sono registrati per francesi, inglesi, belgi e nordeuropei in generale.

REGGONO MEGLIO LE CITTA’ D’ARTE – Lo studio si riferisce solo a presenze alberghiere e gli hotel soffrono in maniera sempre maggiore la concorrenza di affittacamere e strutture private affittate per le vacanze. Tra le località turistiche, quelle che sembrano aver sofferto meno sono le città d’arte, con Roma in cima alla classifica, mentre le località sui laghi hanno visto una tenuta degli italiani e una flessione di presenze straniere. Maggiori problemi per le località di montagna, che hanno sofferto la minor capacità di spesa degli italiani e il calo degli arrivi tedeschi (compensato in parte da un maggior numero di turisti dal Nord Europa), mentre le località marine hanno dovuto in gran parte scontare anche le negative condizioni climatiche. Secondo Bocca, a questo punto urgono soluzioni. «Non c’è più margine per compromessi se vogliamo avere una prospettiva di rilancio già dal 2006. La prossima Legge Finanziaria – sottolinea – deve affrontare con coraggio iniziative in campo fiscale, infrastrutturale e della promozione del territorio».
They are https://www.pro-academic-writers.com as follows * rnp stands for rank not provided

Comments

Comment from Gisella
Time 16 Ottobre 2005 at 11:00 am

Per migliorare l’offerta in ambito territoriale una via potrebbe consistere nell’innalzare la qualità delle strutture ricettive e delle infrastrutture, allargando la fruibilità dei servizi anche alle persone disabili, creando quindi maggiore accessibilità e qualità di offerta. A vantaggio di tutti, disabili, anziani, allergici, turisti stranieri, accompagnatori.

Write a comment

You need to login to post comments!